martedì 27 marzo 2012

Grande serata Venerdi 30 Marzo h.18.00 ANTICHITA' SCIPPA arte&cultura CUM FINUS. 13 fotografi con uno sguardo su Napoli da una zona di Confine



Grande serata al 

SALOTTO ANTICHITA' SCIPPA
arte&cultura

Napoli

via Vannella Gaetani 20, tel. 0817642922

con

IO LEGGO 

di Paparo Edizioni


hanno PRESENTATO







Cum Finis

oltreiconfinidelsensibile



E' la bellezza che deve salvarci o noi salvare la bellezza?

di Mario Scippa


La fotografia e la poesia sono strumenti che ci permettono di andare oltre i confini del sensibile.
Solo oltre tali confini è possibile rintracciare la bellezza disse Aldo Masullo in una conferenza un anno fa.
La bellezza. La bellezza contiene in sé una forza salvifica, disse Dostoevskij . La bellezza, l'unica vera forza che ci può salvare da questo abisso nel quale negli ultimi anni siamo precipitati.
La bellezza, ci ricorda poi il grande De Luca, è quella energia potente che vincendo la forza di gravità, partendo dal centro della terra, si espande in tutti i punti dell'universo attraversando ogni cosa.

Il fotografo, come il poeta, sono tra quelle persone che hanno il dovere morale di rintracciarla e rivelarla, perché sono coloro i quali riescono ad isolare un frammento di spazio e di tempo da continuo divenire. A volte, questo frammento viene isolato per caso.
Il caso, che a volte ci appare come quell'attimo di ordine nel caos, ovvero la manifestazione di quella energia di cui parlano De Luca,  Dostoevskij , Masullo e altri grandi pensatori.

La bellezza, quella energia che attraversa la materia, prendendone la sua forma come fa l'acqua, e che, viaggiando nel tempo e nello spazio, viene rivelata dal poeta e dal fotografo spesso per caso, con un'altra energia: la luce.
Bellezza, energia, forma, materia, massa, luce, tempo.

Tutti elementi che il fotografo, come il poeta, mette in relazione tra loro per costruire una forma. Gli stessi identici elementi alla base del pensiero di un grande pensatore del secolo scorso, che è stato anche colui che ha completamente ribaltato tutte le teorie della misurazione delle spazio e del tempo e che sulle sue riflessioni sulla materia, sull'energia, sul tempo, sullo spazio, sulla luce, sono basate tutte le speculazioni moderne nella scianza, nella fisica e nel pensiero filosofico pensiero scientifico e filosofico. Parlo di Einstein. Il quale arriva alla sua famosa formula mettendo in relazione la materia energia con la massa delle cose.
E = mc2
Questa formula si fonda sul concetto che un corpo a riposo possiede la capacità di liberare energia trasmutando tutta la sua massa o una parte in radiazione elettromagnetica: questo è il nuovo paradigma einsteniano, mai concepito prima del 1905 da altri fisici, che si contrappone con il paradigma newtoniano (secondo il quale, poiché il tempo è separato dallo spazio, in quanto assoluto, la cinematica è completamente separata dalla dinamica, e perciò un corpo libero fermo non possiede alcuna energia che possa trasformarsi in energia cinetica di irraggiamento).

I fotografi, come i poeti, per rivelare la bellezza, mettono anche loro in relazione gli stessi elementi, forse hanno nel loro DNA qualcosa di simile a ciò che aveva Einstein che ha mutato completamente il modo di misurare lo spazio e il tempo.
Cum Finis è un viaggio verso il noto che ri-vela l'ignoto che è dentro di noi .
E' una ricerca dei luoghi della memoria e dei "luoghi comuni". E' anche un viaggio verso i grandi vuoti urbani, le terre di nessuno, di frangia, di quelle potenzialità espresse e represse dal cattivo uso e anche far perdere lo sguardo, come una carezza, nel centro del centro della città.


Cum Finis è un viaggio verso il noto che ri-vela l'ignoto che è dentro di noi .
 E' una ricerca dei luoghi della memoria e dei "luoghi comuni". 
Un viaggio verso i grandi vuoti urbani,le terre di nessuno, di frangia, di quelle potenzialità espresse e represse dal cattivo uso e anche far perdere lo sguardo nel centro del centro della città. 
Fin quando ci sono due o più territori, quindi due o più luoghi, quindi due o più realtà diverse tra loro, il confine, questa linea immaginaria o fisica messa da noi , tra noi e gli altri, assume sempre più spessore fino a diventare qualcosa di non misurabile, un (non) luogo dove queste diverse realtà possono sia dividersi e differenziarsi tra loro ma sopratutto incontrarsi e dar vita ad altre realtà, altri luoghi, altri territori non facilmente classificabili. Cum Finis a Napoli è anche la linea di contatto tra la terra e il mare, quel mare nostro, che è percepito non come porta verso l'ignoto ma come una grande pancia, come un ventre pieno di liquido amniotico dove si concepiscono, crescono e annegano, le nostre paure, i nostri sogni, i nostri desideri e i nostri amori e i nostri dolori. Un ventre gonfio e tondo, il golfo dove da qualsiasi punto della costa ci si mette si ha sempre qualcosa di fronte che interrompe l'orizzonte dandoci quella sensazione di protezione, di essere accolti, nonostante tutto da questa nostra città.
Cum Finis è una linea sottile di infinito spessore, è la volontà di ritrovare l'universo nel frammento e di ritagliare frammenti di eternità dal continuo divenire, di raccontare dove è stato da sempre raccontato e dove c'è ancora tanto da raccontare. I confini di Napoli sono un luogo mentale, il momento che si abbandonano le certezze per avviarsi verso il campo della poesia, là dove nulla è certo e dove il racconto diventa musica. 
M.S.

Cum Finis
oltre i confini del sensibile
13 fotografi con uno sguardo su Napoli da una zona di confine.
A cura diMario Scippa

 fotografi:
Marialilia Brando
Antonio Coppola
Massimo Buonaiuto
Luca Canzanella
Angelo Casteltrione
Francesco Saverio Fienga
Jusi Iescone
Antonio Manno
Alberto Mazzarino
Grazia Rossi
Roberto Russo
Francesca Sciarra
Simonetta Volpe

Intervengono:
L'architetto Francesco Escalona
L'editore Pompeo Paparo
Il Maestro Carlo Molinelli

Presenta Mario Scippa





Cum Finis è una linea sottile di infinito spessore, è la volontà di ritrovare l'universo nel frammento e di ritagliare frammenti di eternità dal continuo divenire, di raccontare dove è stato da sempre raccontato e dove c'è ancora tanto da raccontare.I confini di Napoli sono un luogo mentale, il momento che si abbandonano le certezze per avviarsi verso il campo della poesia, là dove nulla è certo e dove il racconto diventa musica.M.S.

La rassegna partirà con una collettiva dal titolo Cum Finis il 30 Marzo alSALOTTO ANTICHITA' SCIPPA arte&cultura a Napoli, in via Vannella gaetani 20(tel 0817642922) :13 fotografieuna per ogni fotografo.

Seguiranno, con una scadenza di circa 25 giorni, l'una dall'altra, 13 mostre personali per ogni fotografo presente alla collettiva in ordine alfabetico.La prima personale sarà il lavoro di Manlja Brando e sarà inaugurata Venerdi 27 Aprile 2012

Tutta la rassegna (che durerà un anno) sarà seguita dalla rivista a tiratura nazionale IO LEGGO della Paparo Edizioni, con due pagine a cura di Mario Scippa dedicate agli autori con fotografia, nota critica e biografia dell'autore.
ingresso libero e buffet

Il Mattino 8 Aprile 2012