GIOVEDI 9 GIUGNO ORE 18.30
Conversazione sul libro
PIETRE DI FUOCO
di Giacomo Ricci
o
parole di fuoco quando raccontano di fatti che sembrano essere conosciuti da tutti, ma rivelati da pochi. Come quelli della baronia universitaria che gestisce le cattedre e quindi la trasmissione del sapere.Giacomo Ricci, a
rchitetto, professore associato in Tecnologia dell'architettura presso la Facoltà di Architettura dell'Università di Chieti-Pescara "G. D'Annunzio" dove insegna Progettazione Tecnologica Assistita dal computer.
Ha insegnato a Napoli dal 1972 al 1998Ha fondato la rivista on line di architettura ArchigraficA.
Ha fatto parte del Comitato scientifico del progettoReMuNa (Rete dei Musei Virtuali di Napoli). Pubblicazioni: Itinerari narrarivi tra realtà e simulazione. La costruzione del Museo virtuale del Fiordo di Furore, Liguori, 2006; Amalfi, Fuore, Ravello. Architettura del paesaggio costiero, Giannini, Napoli, 2007; Frankenstein rigenrato. Discorso sulle macchine intelligenti, Giannini, Napoli, 2007.PIETRE DI FUOCO
"Il cadavere di un uomo, nudo e senza testa, viene trovato nella cappella Sansevero, all’apertura del museo, dal custode don Arturo, e la notizia fa subito il giro della città di Napoli. Da questo incipit parte la storia, che ha per protagonisti il prof. Giuliano De Luca, ordinario di filosofia alla “Federico II” e il suo assistente. Ben presto si capisce che il corpo ritrovato è del preside della Facoltà di Lettere e che tutta l’università di Napoli è coinvolta nel delitto. Da qui la vicenda si muove nella Napoli antica, rispolverando paure, leggende e vecchi fantasmi" da Pietre di fuoco"
(Giacomo Ricci)
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